venerdì 9 luglio 2021

Roma, bancarotta. Sequestrati vigneti, uno yacht di 16 metri e un distributore di benzina a imprenditori di Capena

@ - Beni mobili e immobili per un valore di oltre 3,5 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma a una famiglia di imprenditori di Capena, accusati di aver "pilotato" il fallimento di una società di autotrasporti. Il provvedimento, su ordine della magistratura, trae origine dalle indagini delegate al terzo Nucleo Operativo Metropolitano di Roma a seguito della dichiarazione di fallimento dell’impresa.


Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno consentito di scoprire come alcuni membri della famiglia abbiano posto in essere numerose operazioni volte al depauperamento del patrimonio, a favore di altri soggetti giuridici indirettamente collegati agli stessi, facendo poi sparire le scritture contabili allo scopo di ostacolare le indagini. Tra i beni sequestrati vi sono vigneti della superfice di 15 chilometri quadrati, 2 magazzini, uno yacht di 16 metri, un impianto di distribuzione stradale di carburanti e uno di autolavaggio. Lo scorso anno gli indagati avevano subito il sequestro di un deposito utilizzato per lo stoccaggio di prodotti petroliferi di contrabbando.

Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Tivoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, trae origine a seguito della dichiarazione di fallimento dell’impresa. Dalle indagini è emerso come membri della famiglia avessero dirottato fondi verso altre società a loro ricollegabili, facendo poi sparire le scritture contabili allo scopo di ostacolare le indagini. Come detto Lo scorso anno gli indagati avevano subito il sequestro di un deposito utilizzato per lo stoccaggio di prodotti petroliferi di contrabbando. L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo messo in atto dalla guardia di finanza di Roma a tutela dell’economia legale. Il blitz della Finanza su ordine del gip si è reso necessario per impedire dunque che venissero inquinate le prove. Una volta che gli investigatori si sono resi conti del "trucco" hanno chiesto e ottenuto dal gip il provvedimento di sequestro.

Nessun commento: